Elenco degli sbattezzi della provincia di Bologna

Era il 2005 e ci vollero molti mesi per avere la risposta dovuta. Telefonai al parroco che però alzò la voce e disse lui si occupava solo di battezzarne dei nuovi e che dovevo rivolgermi ai suoi superiori. Alla cancelleria dell'arcidiocesi furono invece pacati, si scusarono per il comportamento del parroco e risolsero la questione rapidamente. Lo sbattezzo è l'esercizio di un diritto fondamentale, quello di non essere costretto a far parte di una determinata organizzazione, e anche una tutela della propria reputazione.

Consiglio a tutti di parlare coi propri genitori o comunque di scoprire bene la parrocchia dello sbattezzo prima di inviare la raccomandata. Ho scritto a quella vicino casa convinta fosse quella giusta senza pensare che i miei abitavano in un'altra zona nel mio anno di nascita, quindi ho inutilmente litigato al telefono col prete che tutti gli anni ci benedice casa. Nella parrocchia "giusta" invece nessun problema, in meno di un mese avevo la mia risposta

Nonostante le chiare indicazioni di inviarmi la conferma via lettera cartacea, il parroco non si è mai disturbato a comunicarmi alcunchè. Solo dopo nuove sollecitazioni si è degnato di rispondermi via mail; tempo totale: 5 mesi per ottenerne comunicazione.

Dopo la mia richiesta, fatta con il documento standard presente sul sito dello uaar, ho ricevuto una lettera dal Vicario Generale della Curia di Bologna che mi chiedeva, se volevo, di spiegargli le motivazioni della mia richiesta, dicendomi che al termine della scadenza dei termini di legge avrei in ogni caso ricevuto la risposta con la comunicazione dell'avvenuta annotazione sul registro dei battezzati. Ho risposto per email al Vicario spiegando le mie ragioni, ed è stato molto gentile ed educato nel rispondermi con cortesia. Ho infine ricevuto la conferma di annotazione per posta raccomandata, come da mia richiesta.

In seguito alla richiesta di chiarimenti in merito alla mia decisione da parte del vicario di Bologna Stefano Ottani, riporto qui la risposta che ho inviato a quest'ultimo:

" (...) Come da Lei scritto nella lettera, questa decisione suscita riflessioni e domande. Immagino che tali domande sorgano anche in virtù del fatto che sono un ragazzo di 22 anni e che, come moltissimi altri coetanei e non, mi sono da tempo allontanato dalla religione e dalla Chiesa Cattolica.
Avrei piacere di esporle i motivi alla base di questo atto, premettendo che, anche se chiaramente le nostre idee sono divergenti sul tema religioso, il mio intento non è quello di recarle qualsiasi offesa ma di esporle le mie opinioni con il massimo rispetto.

Queste le motivazioni che mi hanno spinto a prendere la decisione di chiedere lo sbattezzo (dopo anni di riflessione sul tema):

1) Sono cresciuto in una famiglia cristiana cattolica, ho frequentato la Parrocchia del paese fin da bambino, ricevendo cresima e comunione. Questo non per mia scelta. Non rimprovero nulla alla mia famiglia, che ha sempre agito nel mio interesse, ma l'appartenenza ad una religione, seppur vista come una tradizione nella maggior parte dei casi, non dovrebbe poter essere imposta a neonati, bambini o ragazzini che non possono avere, vista l'età, libero arbitrio su una scelta così importante.

2) La Chiesa Cattolica, così come altri ordini religiosi, rappresenta in molti casi un potente ostacolo alla libertà delle persone, contrastando diritti fondamentali e indispensabili in paesi socialmente sviluppati come matrimoni egualitari, aborto, legge sul fine vita (sarebbe sufficiente prendere come esempi le recenti decisioni in merito alle benedizioni "lampo" per le coppie omosessuali, seguite a distanza di qualche giorno da esternazioni sulla Teoria Gender, ma seguendo questo percorso rischierei di incagliarmi in discorsi ideologici e non è questo l'obiettivo della mail).

3) Infine, penso sia molto importante esporre un concetto che io ritengo essere estremamente rilevante affinché lei possa comprendere le ragioni di questo gesto. Contrariamente a ciò che Lei ha scritto nella lettera ( ...e non si riduce a un fatto puramente burocratico. ) io ritengo il mio gesto solo ed esclusivamente politico, simbolico, burocratico e di rinnegamento di ciò che la Chiesa Cattolica di Roma rappresenta in quanto istituzione, monarchia e macchina politica/economica. Ritengo che l'appartenenza "burocratica" ad un ordine religioso, cattolico o di altra natura, non sia elemento né sufficiente né tantomeno necessario per dimostrare un eventuale sentimento religioso. O, ancor peggio, a differenza di come pensano molte persone religiose che ho potuto conoscere negli anni frequentando l'ambiente quando ero un bambino, non è un elemento necessario o sufficiente a dimostrare la propria bontà d'animo, la rettitudine morale o l'integrità. Pertanto, al di là del mio personale (e ben poco rilevante) pensiero in merito all'esistenza di un Dio, ritengo che questo gesto sia solo ed esclusivamente burocratico e rivolto simbolicamente all'istituzione religiosa.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi e di averle fornito una spiegazione esaustiva, rinnovando la mia volontà di non essere più considerato aderente all'ordine religioso della Chiesa Cattolica Apostolica di Roma. (...) "

Ho dovuto sollecitare una risposta perché il parroco non si era fatto vivo dopo un mese dalla conferma di ricezione della richiesta. Inoltre il parroco ha immediatamente avvertito un monsignore vicario generale che mi ha mandato una lettera chiedendomi di mettermi in contatto con lui per discutere della mia decisione nonostante avessi espressamente richiesto che non accadesse.

Un gesto che dovrebbe essere doveroso anche per chi crede nell'esistenza di un'entità soprannaturale "buona", poiché dovrebbe ritenere inaccettabile appartenere a una confessione che a parole predica amore, aiuto e comprensione verso il prossimo, e poi nei fatti si oppone a pratiche volte a far cessare sofferenze o situazioni di disagio quali: l'eutanasia (anche in caso di malati terminali affetti da dolori atroci), l'aborto (anche in caso di rischio di morte della madre a causa della gravidanza o del parto, morte del feto in utero, neonati destinati con certezza a morire poco dopo la nascita, neonati destinati con certezza a soffrire di patologie che gli provocheranno grandi sofferenze), il divorzio (anche nel caso uno dei due partner vessi l'altro con violenze fisiche, psicologiche o sessuali). Confessione che inoltre si oppone dichiaratamente al conferimento dei diritti civili egualitari alle persone omosessuali in tal modo discriminandole, che spesso ha cercato di insabbiare e occultare casi di pedofilia ecclesiastica, e che infine gode di privilegi economici e fiscali enormi e ingiustificati ai danni dello Stato e dei cittadini che pagano le tasse, e destina in beneficienza solo una quota risibile della disponibilità economica di cui beneficia.

Mancato ritiro della raccomandata. Risposta solo dopo aver mandato una Pec e con tempi lunghi.

Grazie al caro Maestro che mi ha fatto notare, scegliendo di rifiutare legami e giuramenti, come potevo rimanere legata (e schedata) ad una fede che tra l'altro rifiuta la mia esistenza? È stata la giornata più liberante del mio nuovo percorso.

Molto fiero e contento della scelta fatta.

La chiesa deve stare fuori dal DDL Zan, e dal mio letto.

Non esiste più l'ospedale dove subii il battesimo. Così, come indicato nelle faq dello sbattezzo, ho inviato la richiesta alla parrocchia dove subii la cresima. Ho fatto tutto via mail, compilando il modulo fornito dall'Uaar e inviando la sua scansione e quella di un mio documento di identità come allegati all'indirizzo email della parrocchia. La risposta è arrivata il giorno dopo!

Oggi, 19 aprile 2024, ho ricevuto la lettera firmata dal parroco in data 10.04.2024, che conferma l'annotazione sul registro. Mi sento più leggero di quanto già non lo fossi prima di aver iniziato la Pratica di sbattezzo. Era tempo e tutto nei tempi previsti. Sono infinitamente grato all'UAAR per tutte le informazioni e il sostegno ricevuto.

Oltre vent'anni fa incorniciai lo sbattezzo e lo appesi in bella mostra. In amici e conoscenti ho notato molto interesse, curiosità e anche punte di invidia ma, purtroppo, nessuno è andato oltre.

A chi oggi, giorno in cui ho ricevuto la lettera dello sbattezzo, mi ha domandato: “Se non ci si crede che importanza ha essere stati sbattezzati? In fondo è la solo un po' di acqua sulla testa, non è una malattia contagiosa” ho risposto: “Sono 67 anni che, così pensando, tra menefreghismo e pigrizia, mi lascio conteggiare tra il popolo cattolico. Certo che per me non cambia niente. Cambia per loro, per le loro statistiche. Cambia che il mio, da atto privato, diventa gesto pubblico, ossia politico! Non c'è solo la piazza, per manifestare il proprio dissenso“.

Ho dovuto sollecitare… han detto che erano impegnati a “lavorare”.

Lo sbattezzo ha avuto per me un forte significato politico e sociale, poiché ha consentito di formalizzare ciò che nei fatti, nei pensieri e nelle parole si era ormai realizzato da lungo tempo nella mia vita.

Mi sento libero!

Ho ricevuto dal parroco via email la foto del registro con la nota in calce.

Finalmente, dopo anni in cui cercavo di formalizzare ufficialmente la non appartenenza alla chiesa, ho scoperto lo sbattezzo e mi sono attivata immediatamente. Ovviamente, il parroco non l'ha presa molto bene, ma non poteva far altro che darmi quello che chiedevo. Da parte mia, sono soddisfattissima della scelta che ho fatto! E ogni volta che ci penso ne sono più convinta. Il fatto che basti dire di non essere cattolici non lo condivido: io non voglio far parte delle statistiche che mi includono in quella realtà!! E mi auguro che tante altre persone lo facciano in futuro!!

Da quando l'ho fatto non prendo più radio maria!

Memes are my religion.

Sono nato il [...] e sono stato battezzato dopo tre giorni, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali ????. Direttamente nell’Ospedale e non nella parrocchia vicino alla nostra abitazione. Perché così facevano tutti e perché così ci siamo tolti il pensiero. È stata questa la confessione di mia madre quando le ho fatto notare che una come lei che discendeva da una famiglia comunista poteva evitarmi questo. Quando è morta mia moglie a 46 anni dopo 30 anni di vita insieme ho dovuto prendere decisioni molto forti e radicali. Fra queste, lo sbattezzo. Non volevo far parte di questo apparato criminale di pedofili che si approfitta della debolezza e dell’ignoranza delle persone, in particolare di quelle che devono affrontare momenti dolorosi della vita.