Scheda sbattezzo

Da quando ho conosciuto l'UAAR qualche anno fa, ho sempre voluto sbattezzarmi. Innanzitutto per un motivo di coerenza: non sono mai stato credente, non lo sono nemmeno i miei genitori e sono stato battezzato per volere dei miei nonni. Nonostante questa premessa, fino ai 18 anni ho frequentato le attività organizzate dalla parrocchia perché, abitando in un paese piccolo, la scelta su come investire il proprio tempo libero non è molto ampia se si esclude l'oratorio.

Nonostante la mia partecipazione alle attività, sono sempre stato molto in disaccordo con le politiche e le ideologie della Chiesa cattolica e sul modo in cui agisce, sia a livello locale, ma anche a livello nazionale e mondiale. Credo che si regga su principi misogini e omofobi e, in generale, contrari ai diritti umani. Penso che abbia, ancora oggi, un potere straordinario, soprattutto in Italia. Questo mi fa paura e ha contribuito a creare in me il desiderio di trasferirmi all’estero. In sostanza, la reputo un’organizzazione politica che ha ben poco a che fare con la religione.

Me ne sono, dunque, allontanato con piacere non appena mi sono trasferito per studi. Ho sempre rimandato lo sbattezzo finché l’anno scorso il Vaticano si è schierato apertamente contro l’approvazione della legge Zan. Sono omosessuale e non avevo più intenzione di far parte di un’organizzazione che cerca in tutti i modi di complicarmi la vita.

Io non sono che una goccia in un mare infinito, ma questo piccolo gesto per me è stato molto importante e da quando mi sono sbattezzato mi sento molto più libero e in armonia con me stesso.